Via delle Guide
Pubblicato da Ben in Vie di roccia · Domenica 11 Ago 2024 · 4:30
Via delle Guide è l'espressione per eccellenza dell'alpinismo classico, e che rappresenta anche un’epoca storica piena di valori che alpinisti di allora del calibro di Bruno Detassis e Enrico Giordani seppero trasmettere alle generazioni future.Come tutti, anche per me scalare via delle Guide era un sogno, ma ancora nel cassetto! Doveva essere realizzato a tempo debito e con le persone giuste. ogni anno andavo nelle Dolomiti di Brenta per scalare qualche via sul Campanile Basso e passando di fronte al Crozzon e l'iconico canalone Neri che lo divide dalla Tosa, mi assale il desiderio anche semplicemente di andare a vedere l'attacco.L'agosto del 2023 era l'anno giusto, ero in canna, avevo scalato un po' in giro e mi sentivo particolarmente pronto! Prenotai il rifugio ed era quasi fatta, ma purtroppo il mio socio Angelino ebbe un imprevisto, dovette rinunciare a malincuore...Quest'anno invece non abbiamo scuse, abbiamo pensato di formare due cordate, Gio Faimani con Jony, e Angelino con me.Prenotai ancora al Brentei perchè è un punto strategico, è il più vicino all'attacco della via, poi il rifugio Pedrotti è chiuso per ristrutturazione, che sarebbe comodo per il rientro, tuttavia rimarrà operativo solo per mangiare e bere.La data per attaccare la via l'abbiamo fissata al 08/08/2024, c'era il rischio di trovare brutto tempo, ma per scaramanzia non guardai le previsioni prima di 3 giorni del nostro arrivo, a parte un piccolo temporale previsto nella sera del giorno prima se prospettavano due giorni di bel tempo quindi non avremmo avuto problemi nemmeno durante la discesa, il 7 agosto saliamo e non appena arrivati al rifugio ha cominciato a piovere assai, il temporale è arrivato in anticipo per fortuna, così la parete aveva tutto il tempo per asciugarsi perché è piena di colatoi che alcuni bisogna inevitabilmente scalare, poiché abbiamo deciso di attaccare presto il giorno dopo, verso le 16 decidiamo di andare in avanscoperta per individuare l'attacco così il giorno dopo non avremmo perso troppo tempo con il buio a cercare l'attacco, non abbiamo fatto fatica con il chiaro ma vediamo che la linea era bagnata (d’altronde ha appena piovuto).Il giorno 8 agosto eravamo all'attacco alle ore 6, durante l'avvicinamento però cadde un sasso e prende in pieno il ginocchio di Gio, ha troppo male ma decide comunque di arrivare all'attacco, ha provato ma gli fa sempre più male, ha preso la sua decisione di rinunciare, eravamo molto dispiaciuti, siamo rimasti in tre, i tempi sicuramente si dilateranno, abbiamo deciso di divedere i tiri in tre parti, Angelino ha cominciato la parte iniziale
andava veloce e noi in attimo lo raggiungiamo, stiamo andando bene! arriviamo alla fine della sesta lunghezza, ora tocca a me
faccio la settima, l'ottava e la nona lunghezza che mi hanno messo veramente alla prova, si incastrata la corda e ho dovuto fare una sosta con due chiodi 3 metri prima di quella giusta perché non riuscivo più a proseguire, una sola corda che viene l'altra è incastrata, è dovuto partire prima Jony per disincastrare la corda di Angelino, quando arrivano in sosta non ne avevo più nelle braccia, prende il comando Jony con la decima lunghezza che era molto tosta anche quella
è stato veramente molto bravo! Anche lui però alla quindicesima lunghezza non ne poteva più, riprende il comando Angelino
per fare l'ultima lunghezza di IV, poi tutto divenne facile II, III fino alla cima.
Facciamo foto di vetta e ci sistemiamo il materiale, mangiamo un boccone dentro al bivacco
dopo il tramonto è calato giù un freddo cane, poi durante la notte c'era tanto vento si sentivano le raffiche abbattersi sopra il bivacco, poiché abbiamo dormito presto alle 3 del mattino non avevo più sonno, ho cominciato a svegliare tutti, Hey Jony dormi? si sveglia e si mette a ridere, anche Angelino si è svegliato, dai Ben dormi cazzo e lasciaci dormire! infine ho avuto pietà di loro e ho fatto silenzio, verso le 6 ha suonato la sveglia, ci alziamo e ci prepariamo per la lunga e complessa discesa
dopo 2 ore e mezza di sali e scendi, cenge esposte, calate e attraversamneti di canali siamo in cima Tosa abbracciati alla Madonnina, comunque la discesa era attrezzata con soste nuove e resinati lungo il percorso dove ci sono i tratti più pericolosi
Con calma scendiamo verso il Pedrotti per mangiare un meritato piatto di pasta e una birra media
dopo la meritata pausa, ci avviamo verso Vallesinella per cominciare un altro viaggio di rientro in macchina, avevamo addosso ancora quella sensazione di felicità e gratitudine verso la montagna.Grazie Crozzon di averci permesso di realizzare questo sogno, grazie anche ai miei compagni di cordata Angelino e Jony per il loro coraggio e le loro capacità di condurre salite simili stando sempre pronti e senza mai perdere lucidità.alla prossima avventura ragazzi.
1 recensione
Bravi, me la ricordo un a bellissima via e su gran bella roccia, una via che non deve mancare agli alpinisti a cui piace il Brenta !!.
Bravi tutti e 3 e grazie per il racconto appassionato.
Bravi tutti e 3 e grazie per il racconto appassionato.