Dente del Gigante
22/06/2025 Angelino, Ben, Davide e Jony
Prima ascensione: 29 luglio 1882 - Jean-Joseph, Daniele e Battista Maquignaz, Alessandro, Alfonso, Corradino e Gaudenzio Sella.
Il Dente del Gigante è una montagna molto fredda e oltretutto la via si svolge sui versanti Sud/Ovest, Ovest e Nord/Ovest, il periodo migliore si riduce pertanto dalla seconda metà di giugno fino a fine agosto, preferibilmente nelle giornate con uno zero termico al di sopra dei 4000 metri, la via pur essendo attrezzata abbondantemente con corde fisse e che permette di scalare con gli scarponi, ci sono tuttavia dei tratti privi di canaponi che richiedono molta attenzione.
Avvicinamento:
Noi abbiamo dormito in tenda sotto al Col des Flambeaux, sveglia alle 3, accendiamo i fornelli e prepariamo la colazione, dopo mangiato ci imbraghiamo e ci mettiamo in assetto di conserva su ghiacciaio, scendiamo il pendio puntando verso l'aiguille Marbré dove a un certo punto si stacca un traccia a sinistra che punta diritto verso il Dente, a circa 3600 m comincia una salita sempre più ripida, piegando verso sinistra raggiungere il ripido pendio ai piedi della torre dove si affronta il canale nevoso più a destra (pendenze sui 45°-50°) e salire alla sella appena a monte della torre stessa. Seguendo le tracce di passaggio e qualche ometto di pietra, risalire il successivo pendio di rocce instabili o neve scavalcando alcuni gradoni con passaggi di facile arrampicata e con l'aiuto di una corda fissa, raggiungere la base di un marcato e caratteristico torrione, aggirarlo sul lato destro e rimontare alla nevosa cresta fino a raggiungere senza difficoltà il caratteristico colle della Gengiva, alla base della strapiombante parete meridionale del Dente, con un traverso verso sinistra scendere ad un comodo ballatoio appena prima di uno spigolo roccioso ed attrezzare la sosta su spit.
Relazione:
Nota : la lunghezza dei tiri di corda non è obbligatoria e può essere variata in più punti perché è possibile sostare presso ogni fittone a cui sono ancorate le corde fisse.
L1 IV e III 15 mDal ballatoio aggirare con un singolo movimento delicato lo spigoletto, poi proseguire diritto verso la sosta su pit. (corde fisse).
L2 III 25 m
Attraversare a sinistra, aggirare un spigolo e salire verticalmente nel facile canale sfruttando lame e spuntoni. Al culmine girare a sinistra e, con un passo esposto ma non difficile, raggiungere la sovrastante panoramica terrazza in piena parete Nord. Sostare sul primo fittone delle corde fisse. (Tiro facilmente proteggibile con cordini sugli spuntoni).
L3 IV 30 m
Seguendo la direttrice delle corde fisse, rimontare la successiva bellissima placconata (Placche Burgener) in lieve diagonale verso sinistra sfruttando le numerose fessure verticali. Sostare in corrispondenza di una piccola cengia. (Corde fisse).
L4 IV+ e III 30 m
Proseguire più marcatamente verso sinistra su di una bella placca tecnica che permette di raggiungere un breve canale appoggiato, risalire il canale senza difficoltà e, al suo termine, piegare a destra su di una cengia orizzontale, traversare in esposizione verso destra e sostare all'inizio di uno stretto diedro verticale. (Corde fisse).
L5 IV e V 20 m
Salire con fatica il diedro leggermente strapiombante poggiando eventualmente sul bordo sinistro. A metà percorso il diedro è interrotto da una comoda cengia presso cui è possibile sostare. (Corde fisse).
L6 IV+ 20 m
Proseguire lungo il diedro ancora con passi faticosi finché non si sbuca sull'aerea cresta finale. (Corde fisse).
L7 III 30 m
Salire per cresta aerea ma non difficile sulla sommità della vetta Occidentale del Dente (Punta Sella), continuare verso Est in lieve discesa sino ad un muro strapiombante (cordino) che permette di scendere sulla sottostante sella tra le due vette. Sostare presso la base della più alta cuspide Orientale. (Tiro proteggibile con cordini sugli puntoni).
L8 IV 15 m
Un'ultima breve salita su placca fessurata conduce sulla vetta più alta del Dente (Punta Grohman) dove c'è la madonnina.
Discesa:
Dalla cuspide Orientale, tornare alla sella tra le due vette e, per facile cengia, portarsi sul versante meridionale del Dente.
In corrispondenza dell'uscita della via Geant Branchè, sono attrezzate a spit due soste vicine per le corde doppie molto aeree ma abbastanza lineari e veloci, con due doppie da 50 m circa e una da 25 m si arriva alla base della parte dove si scende su neve/ghiaccio per qualche metro per raggiungere il percorso di salita.
In corrispondenza dell'uscita della via Geant Branchè, sono attrezzate a spit due soste vicine per le corde doppie molto aeree ma abbastanza lineari e veloci, con due doppie da 50 m circa e una da 25 m si arriva alla base della parte dove si scende su neve/ghiaccio per qualche metro per raggiungere il percorso di salita.