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Mercurio Serpegiante - Vie Di Roccia

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Mercurio Serpeggiante
12/04/2025 Barbara, Erica e Ben

Zona montuosa:
Prealpi Trentine Valle del Sarca
Cima alle Coste 460 m, Piramide Lakshmi
Apritori: H. Grill, S. Königseder, G. Maichel, F. Kluckner. Gennaio 2008
Difficoltà: IV/ V/ V+/ VI obbligatorio V
                                                                                          
Descrizione
Sebbene la volevo fare da parecchio tempo, non è era tuttavia tra le mie priorità, forse ora è giunto il momento di ripeterla, con una cordata particolare ma non improbabile! Perché come tanti mi conoscono, sono la puttana delle cordate, vado con chiunque sappia scalare (qualcuno che io conosca naturalmente) anche se il mio soccio e compagno di cordata potrebbe dissentirsi!!! senza fare nomi (Angelino).
Mercurio Serpeggiante doveva essere un compromesso tra una via classica e una via sportiva, ma forse anche lo era veramente fino a qualche anno fa, ma quello che abbiamo provato noi non era così, fino al quinto tiro sembrava un via Plaisir, ma il sesto e il settimo tiro erano molto unti dove veramente vengono a mancare gli elementi importante della scalata ossia il divertimento e il sapore di superare le difficoltà tecniche con disinvoltura.
L'ottavo tiro era abominevole, non tanto per la difficoltà quanto per la mancanza di protezioni all'inizio del traverso di V per almeno 8 metri, credo che siano saltati un paio di chiodi che erano segnati sulla relazione, era un tiro che ha messo alla prova i secondi di cordata, quando eravamo in sosta noi c'era un tedesco la cui compagna di cordata era rimasta appesa e non poteva superare lo strapiombo, l'ho aiutato a tirarla su, è stata anche l'occasione per sfoderare il mio lessico germanico che ora fa più piangere che ridere..
Il nono tiro era molto bello dove comunque non mancava l'unto, il decimo era di trasferimento, l'undicesimo invece aveva la prima protezione circa 6 metri sopra la sosta ma oramai abbiamo fatto l'abitudine, l'ultimo tiro era stupendo sebbene era unto ma non al punto di non riuscire ad avere qualche presa buona. Arrivati in cima ero soddisfatto e contento soprattutto perché le ragazze non hanno mollato e non si sono scoraggiate, perché fare le doppie da quella via in corrispondenza dell'ottavo tiro era molto complicato e rischioso!
Un piccolo particolare, la via è stata scelta dalle ragazze che poi si rivelata una pessima scelta per loro con tanto di pentimento espresso anche sul libro di vetta della via, va detto però che la via era untissima e onestamente non ci si diverte su vie del genere, devi avere nervi saldi e forza bruta.

Avvicinamento
Da Arco si prende direzione nord per Dro, si oltrepassa il ponte sul fiume Sarca, proseguire un paio di chilometri fino a località Oltra, dove una stradina sale a un campo sportivo dove si parcheggia.
Dal parcheggio seguire una strada forestale e al primo bivio girare a destra direzione Pietra Murata, seguire per 10 minuti la sterrata fra gli ulivi fino ad una sbarra seguire a sinistra le tracce con ometti sul ghiaione, si arriva alla parete e si incontra per prima via Luna Argentea, continuare a destra fino all'attacco di Mercurio serpeggiante15 min.


Relazione
1- tiro: superare un paio di saltini verticali (IV, due clessidre) poi spostarsi su terreno più facile a destra; proseguire per facili placche (III, clessidre e due anelli cementati) e raggiungere su un sentierino la sosta (spit e anellone), (40m).

2- tiro: verticalmente sullo spigolo appena a destra della sosta (III+, due clessidre), poi per terreno più facile e appoggiato alla sosta (50 m).

3- tiro: dritto per divertente placca a buchi, dunque traverso a destra (IV-, quattro clessidre e un anello cementato). Sostare presso un albero con cordone e anello cementato. Non proseguire a destra dove corre la via La Bellezza della Venere (25 m).

4- tiro: subito per placchetta fessurata (IV, clessidre), poi spostarsi a sinistra e salire un’altra placca a buchi protetta anche con uno spit (IV+). Sosta su spit e anellone (30 m).

5- tiro: salire il diedrino a sinistra della sosta (IV, clessidra), dunque proseguire dritti sulla placca per poi scendere leggermente a sinistra (III+, due clessidre). Sosta comoda su anellone presso un albero. E’ possibile risparmiarsi il sali-scendi traversando direttamente verso la sosta appena dopo lo spigolo (III, proteggibile), 15 / 20 metri.
6- tiro: Proseguire traversando a sinistra, aiutandosi coi buchi e le fessure (V-, clessidre); salire poi dritti per un diedrino con a destra una pianta (V-, chiodi), 25 metri.
7- tiro: La roccia cambia natura, ora è giallastra e cancrenosa. Traversare a sinistra (V, 2 spit e un chiodo, esposto), oltrepassare lo spigolo, dunque salire verticalmente (V+, 2 spit) alla sosta su un comodissimo terrazzo (25 m).

8 -tiro: Ancora in traverso, salendo a destra (III, proteggibile con friend); superato lo spigolo si prosegue inizialmente in leggera discesa e in piena esposizione (V, buona lama, due chiodi e spit) fino a uno strapiombino, che si supera atleticamente sfruttando le buone prese (VI-, A0, 2 spit). Per un diedro e roccia non sempre ottima (V) si raggiunge la sosta presso una pianta (35 m).

9- tiro: verticalmente a sinistra della sosta (V, clessidre), su roccia nuovamente grigia e generosissima. Poi placca più facile fino a un comodo terrazzo con pianta (sosta su cordone e anello), 35 m. Attenzione ai sassi recuperando le corde.

10- tiro: traverso inizialmente delicato (IV, clessidra) a destra, poi oltre lo spit ancora a sinistra. Sosta comoda ai piedi di un boschetto (25m).

11- tiro: Ennesimo traverso a sinistra, abbastanza appoggiato ma a tratti delicato (V/V+), chiodi spit e clessidre). Smettere di traversare prima di incrociare la via Luna Argentea; masso con scritta in blu conduce alla penultima sosta, vicino agli alberi presso un evidente strapiombo (45m).

12- tiro: superare con singolo atletico lo strapiombo (V+, spit) e continuare a salire più facilmente a destra fino allo spigolo (spit); da qui su placchette appoggiate (III) si raggiunge l’ultima sosta su due anelli (libro di via, 25m).

Discesa
Seguire sulla sinistra una buona traccia in traverso (ometti e frecce blu), fino a intercettare il sentiero delle Cavre (attenzione, roccia unta e scivolosa) a tratti attrezzate con cavo, conduce ripidamente alla base della parete, dirigirsi a sinistra e dopo pochi metri si arriva al primo bivio dell'avvicinamento poi verso il campo sportivo.
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AVVISO IMPORTANTE

L’arrampicata e l’alpinismo sono attività potenzialmente pericolose, l’uso delle informazioni qui riportate si fa a proprio rischio e pericolo.

info@viediroccia.it
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