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Passo Venerocolo - Vie Di Roccia

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Passo del Venerocolo
Angelino, Andrea e Ben 14/06/2025

Zona montuosa e località di partenza: Gruppo Adamello, Val d'Avio          
Quota di partenza / Quota d'arrivo: Malga Caldea 1584 m / Passo del Venerocolo 3136 m
Sviluppo e dislivello: 11 km circa, 1550 m
Materiale necessario: Buon allenamento per la quota e lo sviluppo
Avvicinamento: Dal paese Temù prendere la strada per Val d'Avio, continuando su stradina asfaltata finché questa non diventi sterrata dopo qualche tornante e tratti di salita e un paio di attraversamenti di torrenti (a livello strada) si arriva a Malga Caldea dove si parcheggia.

Descrizione Salita: Dal parcheggio si raggiunge la sbarra che chiude definitivamente la strada ai veicoli. Da qui in poi la strada diventa asfaltata ma è solo per i mezzi Enel di servizio ai bacini artificiali. Si percorre la strada con numerosi tornanti fino a raggiungere la stazione Enel e il Laghetto dell’Avio. La strada prosegue pianeggiante fino al prossimo lago, il Lago d’Avio, a un certo punto si abbandona la strada e si prende la mulattiera segnalata che costeggia il terzo lago il Lago Benedetto,  al termine del lago il sentiero supera un tratto ripido che costituisce un percorso natuale di un torrente, dopo ci si ritrova in un bellissimo pianoro paludoso di Malga Lavedole, il panorama diventa sempre più incantevole. Si attraversa la palude puntando un ponticello di legno verso sinistra, si raggiunge la mulattiera che sale tra larici e cembri. Dopo un breve tratto pianeggiante ecco il famoso sentiero chiamato il “calvario”. Il nome fu dato dagli Alpini durante la Grande Guerra. Ora si vede la diga del Lago Venerocolo, dopo una ventina di minuti circa si arriva al Rifugio Garibaldi 2,45 min da Malga Caldea.
Pausa al rifugio per una breve sosta, per poi ripartire, torniamo indietro pochi metri e svoltiamo a destra, sentiero numero 42. Seguiamo le tracce e raggiungiamo l’ampia sella del Passo del Venerocolo 3136 m. Da qui si risale la larga dorsale del Monte Venerocolo, proseguendo facilmente fino in vetta, noi però ci siamo fermati al passo poiché il nostro giro era solo per fare gamba e fiato avendo come destinazione il rifugio Garibaldi facendo solo 1000 m di dislivello, invece abbiamo fatto 1550 m e credo sia stato abbondantemente allenante!
È stato un giro veramente bello, lungo ma impagabile per gli occhi e lo spirito.

Discesa: Ritorno lungo l'itinerario dell'andata.


AVVISO IMPORTANTE

L’arrampicata e l’alpinismo sono attività potenzialmente pericolose, l’uso delle informazioni qui riportate si fa a proprio rischio e pericolo.

info@viediroccia.it
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