Spigolo Gervasutti
Ben, Davide e Jonny 10/08/2025
Zona montuosa e località di partenza: Masino Bregaglia
Quota di partenza / Quota d'arrivo: 1090 m (dal parcheggio), 2385 m (dal rifugio Allievi) 3121m la vetta
Sviluppo e difficoltà: 600 m / massimo V+ un passaggio di VI
Materiale necessario: oltre al NDA, serie di Friend completa fino al 3BD, cordini per allunghi e spuntoni, martello e due chiodi
Avvicinamento:
dal rifugio seguire il sentiero Roma verso est, dopo poco ci si stacca dal sentiero per puntare lo spigolo sud di punta Allievi, arrivati in prossimità di una fascia rocciosa si aggira a sinistra per poi salire e percorrere la cengia verso destra (est) fino a quando questa non finisce, un chiodo a circa 3 metri in alto verso destra segnala la via
Descrizione Salita:
Lunghezza 1, V-, 40 metri: portarsi all'estremità destra della cengia e salire un breve diedrino erboso, traversare a destra su placca per circa 5 metri fino ad un chiodo, rimontare una lama leggermente strapiombante obliquando a sinistra fino ad una sosta, proseguire in verticale su placca impegnativa per circa 8 metri fino ad un piccola lama dove è possibile proteggersi con un friend piccolo, traversare poi a destra per altri 5 metri circa e sostare su chiodi su un'esile cengetta erbosa posta immediatamente a sinistra di un diedro poco marcato.
Lunghezza 2, IV, IV+, 50 metri: obliquare a destra per placche e raggiungere il diedro molto marcato sulla verticale dello spigolo. Salirlo con ampi movimenti (1 chiodo) fino ad un piccolo terrazzino, sosta su 3 chiodi.
Lunghezza 3, IV, IV+, IV, 60 metri: dalla sosta spostarsi a sinistra e salire il diedro a tratti molto erboso sfruttando le lame longitudinali del lato sinistro, con un passo delicato aggirare un grosso masso sporgente sulla sinistra (2 chiodi), proseguire in verticale con bellissima Dulfer su due nette lame parallele fino ad una piccola cengia (chiodo con fettuccia), proseguire ancora in verticale per diedro e sostare scomodamente su chiodi alla base del camino.
Lunghezza 4, VI, V+, 50 metri: tiro chiave della via. Salire il camino rimanendo piuttosto esterni (2 chiodi vicini), uscirne a destra per fessura e proseguire per un diedro molto marcato solcato al centro da due fessure svasate. Raggiungere l'intaglio a monte del Primo Dito (molti chiodi), rinviare su un grosso spuntone e scendere sul versante Ovest per circa 10 metri e sostare sulla cengia sottostante.
Lunghezza 5, IV+,IV, 35 metri: non proseguire sulla cengia invitante a sinistra ma salire verticalmente la parete a lame sopra la sosta riguadagnando velocemente lo spigolo. Con un passaggio in leggero strapiombo superare la lama sopra la sosta, proteggersi su una piccola clessidra e collegare una serie di piccole lame obliquando a sinistra, giunti in prossimità di una fessura erbosa traversare a destra e raggiungere lo spigolo. Sosta su spuntoni, lunghezza non chiodata e parzialmente integrabile.
Variante dalla S4: dalla sosta attrezzata sulla cengia oltre il Primo Dente parte una variante della via che percorre in diagonale a sinistra la parete sud-ovest e dopo circa 5 lunghezze si riporta sullo spigolo poco sotto il Secondo Dito. Soluzione verificata in un tentativo di salita precedente; difficoltà IV+ e V, chiodatura parziale o assente, soste da attrezzare e rinforzare, il diedro dell'ultima lunghezza è sovrastato da grossi massi instabili. Sconsigliabile!
Lunghezza 6, III, IV, 40 metri: traversare a destra portandosi sul lato orientale dello spigolo, salire per placche fessurate, infine aggirare a destra un muretto (chiodo inutile) e sostare dietro uno spigolino su 2 chiodi distanti.
Lunghezza 7, III, IV+, IV, 40 metri: salire per una decina di metri l'ampio diedro molto abbattuto ben visibile dalla sosta, quando diventa liscio e verticale con un passo delicato verso sinistra rimontare un gradone liscio e portarsi in prossimità dello spigolo, proseguire sfruttando le belle lame di sinistra, poi per placca abbattuta ed infine aggirare a destra un muretto fino ad una comoda cengia dove si sosta su 2 spit (unica sosta attrezzata a spit in tutta la via).
Lunghezza 8, III, IV, IV+, II, 35 metri: aggirare a destra il masso dove è stata attrezzata la sosta e salire per placca fessurata, poi dritti per ampia fessura verticale, superare un facile strapiombino e raggiungere la sommità del torrione, in discesa diagonalmente a sinistra per circa 3 metri fino ad una cengia sul versante occidentale, sosta su spuntoni alla base del gendarme denominato Secondo Dito.
Conserva, II, III, circa 150 metri: procedere in conserva lunga sul versante occidentale dello spigolo collegando facili cengette erbose fino a che si esauriscono alla base di un breve muretto di roccia grigia, scalare il muretto (attenzione a qualche lama instabile) e raggiungere l'intaglio, scendere qualche metro portandosi sul lato orientale dello spigolo, salire per facili gradoni e sostare su piccolo spuntone sulla verticale di un ampio camino verticale.
Lunghezza 9, III, III +, 30 metri: salire il camino fino in prossimità di un foro molto stretto, impossibile oltrepassarlo, salire ancora e sostare su spuntone sulla sommità del camino (vecchio cordone in posto).
Lunghezza 10, III, IV, 20 metri: scendere qualche metro su una buona cengia, facendo attenzione ad un grosso masso pericolante sotto la sosta, scalare un diedrino e proseguire qualche metro su crestina aerea fino ad una buona cengia posta sotto un piccolo tetto alla base dell'imponente torrione denominato Salto Giallo,sosta già attrezzata con vecchio cordone su una grossa clessidra.
Lunghezza 11, IV, V+, V, 35 metri: traversare 1 metro a destra e salire una serie di fessure verticali, i primi 10 metri sono facili, successivamente la progressione diventa più impegnativa, aumenta di conseguenza anche la chiodatura. Appena possibile effettuare un breve traverso a destra e raggiungere una fessura erbosa, scalarla interamente fino ad un piccolo terrazzino posto al limite sinistro del grande tetto aggettante. Sosta su 2 chiodi distanziati.
Lunghezza 12, III, IV, 30 metri: proseguire per circa 3 metri in massima esposizione su una stretta cengia erbosa sul versante occidentale dello spigolo, rimontare un breve muretto fessurato, poi a sinistra fino sulla crestina, superare un piccolo torrione e portarsi sul versante orientale fino ad una piccola nicchia caratterizzata da uno stretto foro passante lo spigolo, sosta su grossa clessidra già attrezzata da un vecchio cordone.
Lunghezza 13, III, III+, 30 metri: rimontare lo spigolo per buona fessura, proseguire poi su crestina e sostare su 2 chiodi distanziati su comoda cengia alla base di una placca fessurata molto abbattuta sovrastata da un grande muro strapiombante di colore rossastro.
Lunghezza 14, IV, 10 metri: obliquare a destra e raggiungere in breve la sosta (2 chiodi) posta alla base di uno stretto camino verticale.
Lunghezza 15, III, IV +, 35 metri: non salire il camino sopra alla sosta, ma traversare 2 metri a destra e salire obliquando a destra un vago diedrino a lame abbattuto, giunti alla base di un muro verticale (chiodo rosso in posto) traversare 5 metri a sinistra per una stretta cornice fino ad un terrazzino posto alla base del canalino d'uscita. Sosta su singolo chiodo con anello da rinforzare con una vicina piccola clessidra sulla sinistra.
Lunghezza 16, III, III +, II, 50 metri: salire il canalino caratterizzato da grosse lame verticali, infine un diedrino erboso porta ad un'ampia cengia sulla cresta sommitale dove termina la via. Sosta su spuntone
Lunghezza 2, IV, IV+, 50 metri: obliquare a destra per placche e raggiungere il diedro molto marcato sulla verticale dello spigolo. Salirlo con ampi movimenti (1 chiodo) fino ad un piccolo terrazzino, sosta su 3 chiodi.
Lunghezza 3, IV, IV+, IV, 60 metri: dalla sosta spostarsi a sinistra e salire il diedro a tratti molto erboso sfruttando le lame longitudinali del lato sinistro, con un passo delicato aggirare un grosso masso sporgente sulla sinistra (2 chiodi), proseguire in verticale con bellissima Dulfer su due nette lame parallele fino ad una piccola cengia (chiodo con fettuccia), proseguire ancora in verticale per diedro e sostare scomodamente su chiodi alla base del camino.
Lunghezza 4, VI, V+, 50 metri: tiro chiave della via. Salire il camino rimanendo piuttosto esterni (2 chiodi vicini), uscirne a destra per fessura e proseguire per un diedro molto marcato solcato al centro da due fessure svasate. Raggiungere l'intaglio a monte del Primo Dito (molti chiodi), rinviare su un grosso spuntone e scendere sul versante Ovest per circa 10 metri e sostare sulla cengia sottostante.
Lunghezza 5, IV+,IV, 35 metri: non proseguire sulla cengia invitante a sinistra ma salire verticalmente la parete a lame sopra la sosta riguadagnando velocemente lo spigolo. Con un passaggio in leggero strapiombo superare la lama sopra la sosta, proteggersi su una piccola clessidra e collegare una serie di piccole lame obliquando a sinistra, giunti in prossimità di una fessura erbosa traversare a destra e raggiungere lo spigolo. Sosta su spuntoni, lunghezza non chiodata e parzialmente integrabile.
Variante dalla S4: dalla sosta attrezzata sulla cengia oltre il Primo Dente parte una variante della via che percorre in diagonale a sinistra la parete sud-ovest e dopo circa 5 lunghezze si riporta sullo spigolo poco sotto il Secondo Dito. Soluzione verificata in un tentativo di salita precedente; difficoltà IV+ e V, chiodatura parziale o assente, soste da attrezzare e rinforzare, il diedro dell'ultima lunghezza è sovrastato da grossi massi instabili. Sconsigliabile!
Lunghezza 6, III, IV, 40 metri: traversare a destra portandosi sul lato orientale dello spigolo, salire per placche fessurate, infine aggirare a destra un muretto (chiodo inutile) e sostare dietro uno spigolino su 2 chiodi distanti.
Lunghezza 7, III, IV+, IV, 40 metri: salire per una decina di metri l'ampio diedro molto abbattuto ben visibile dalla sosta, quando diventa liscio e verticale con un passo delicato verso sinistra rimontare un gradone liscio e portarsi in prossimità dello spigolo, proseguire sfruttando le belle lame di sinistra, poi per placca abbattuta ed infine aggirare a destra un muretto fino ad una comoda cengia dove si sosta su 2 spit (unica sosta attrezzata a spit in tutta la via).
Lunghezza 8, III, IV, IV+, II, 35 metri: aggirare a destra il masso dove è stata attrezzata la sosta e salire per placca fessurata, poi dritti per ampia fessura verticale, superare un facile strapiombino e raggiungere la sommità del torrione, in discesa diagonalmente a sinistra per circa 3 metri fino ad una cengia sul versante occidentale, sosta su spuntoni alla base del gendarme denominato Secondo Dito.
Conserva, II, III, circa 150 metri: procedere in conserva lunga sul versante occidentale dello spigolo collegando facili cengette erbose fino a che si esauriscono alla base di un breve muretto di roccia grigia, scalare il muretto (attenzione a qualche lama instabile) e raggiungere l'intaglio, scendere qualche metro portandosi sul lato orientale dello spigolo, salire per facili gradoni e sostare su piccolo spuntone sulla verticale di un ampio camino verticale.
Lunghezza 9, III, III +, 30 metri: salire il camino fino in prossimità di un foro molto stretto, impossibile oltrepassarlo, salire ancora e sostare su spuntone sulla sommità del camino (vecchio cordone in posto).
Lunghezza 10, III, IV, 20 metri: scendere qualche metro su una buona cengia, facendo attenzione ad un grosso masso pericolante sotto la sosta, scalare un diedrino e proseguire qualche metro su crestina aerea fino ad una buona cengia posta sotto un piccolo tetto alla base dell'imponente torrione denominato Salto Giallo,sosta già attrezzata con vecchio cordone su una grossa clessidra.
Lunghezza 11, IV, V+, V, 35 metri: traversare 1 metro a destra e salire una serie di fessure verticali, i primi 10 metri sono facili, successivamente la progressione diventa più impegnativa, aumenta di conseguenza anche la chiodatura. Appena possibile effettuare un breve traverso a destra e raggiungere una fessura erbosa, scalarla interamente fino ad un piccolo terrazzino posto al limite sinistro del grande tetto aggettante. Sosta su 2 chiodi distanziati.
Lunghezza 12, III, IV, 30 metri: proseguire per circa 3 metri in massima esposizione su una stretta cengia erbosa sul versante occidentale dello spigolo, rimontare un breve muretto fessurato, poi a sinistra fino sulla crestina, superare un piccolo torrione e portarsi sul versante orientale fino ad una piccola nicchia caratterizzata da uno stretto foro passante lo spigolo, sosta su grossa clessidra già attrezzata da un vecchio cordone.
Lunghezza 13, III, III+, 30 metri: rimontare lo spigolo per buona fessura, proseguire poi su crestina e sostare su 2 chiodi distanziati su comoda cengia alla base di una placca fessurata molto abbattuta sovrastata da un grande muro strapiombante di colore rossastro.
Lunghezza 14, IV, 10 metri: obliquare a destra e raggiungere in breve la sosta (2 chiodi) posta alla base di uno stretto camino verticale.
Lunghezza 15, III, IV +, 35 metri: non salire il camino sopra alla sosta, ma traversare 2 metri a destra e salire obliquando a destra un vago diedrino a lame abbattuto, giunti alla base di un muro verticale (chiodo rosso in posto) traversare 5 metri a sinistra per una stretta cornice fino ad un terrazzino posto alla base del canalino d'uscita. Sosta su singolo chiodo con anello da rinforzare con una vicina piccola clessidra sulla sinistra.
Lunghezza 16, III, III +, II, 50 metri: salire il canalino caratterizzato da grosse lame verticali, infine un diedrino erboso porta ad un'ampia cengia sulla cresta sommitale dove termina la via. Sosta su spuntone
Note: Relazione presa dal sito Guido della torre, Tracciato preso dal sito camptocamp.org
Discesa:
Dalla cima scendere in direzione nord-ovest verso il passo. Da qui seguire gli ometti che dopo poco piegano a sinistra, disarrampicare un canaletto e continuare verso sinistra per cenge per poi tornare a destra e e proseguire sempre seguendo i numerosi ometti che riconducono al sentiero Roma e da qui in breve al rifugio Allievi (1, 15 ore)